Non hai mai sofferto di mal di schiena? Beh, sei una delle persone più invidiate e fortunate del mondo!
Tutti prima o poi abbiamo fastidiosi disturbi di origine muscolare o scheletrica. Le cause sono diverse e vanno da uno sforzo eccessivo o prolungato, a una postura sbagliata, a reumatismi, a un urto o una caduta, al nostro bambino cresciuto, ma che vuole ancora essere trasportato sulle spalle, a uno stato di sovrappeso o di gravidanza.
Fatto sta, che ora la schiena ci sta facendo vedere le stelle. Cosa fare? Non è necessario soffrire in silenzio. Ora come ora ci sono diverse strade percorribili.
Il nostro scopo è informarvi su quelle che abbiamo individuato come le migliori.
Prima di tutto, chi è un osteopata?
L’osteopata è colui che utilizza l’osteopatia per curare le cause di dolori e sofferenze muscolo-scheletriche e viscerali.
L’osteopatia si affianca alla medicina tradizionale nel trattamento di determinate disfunzioni viscero somatiche e costituisce per il mal di schiena rimedio immediato. Utilizza metodi di contatto, come tecniche muscolari e manovre specifiche di torsione per rimettere in posizione corretta le ossa (avete presente la famosa mossa per dolori alla cervicale, con crac sonoro?).
Qual è la peculiarità dell’osteopatia rispetto ad altre tecniche?
Quella di intervenire sulle cause, e non solo sui sintomi. Curare i sintomi porta indubbi benefici al paziente, che può riprendere la propria vita normale, ma rimanda il problema, perché il dolore potrà ripresentarsi dopo poco tempo, in un circolo vizioso che non porta a una vera guarigione.
L’osteopata affronta quindi con il paziente un piano di azione per rendere definitivi gli effetti dei propri interventi.
Come alleviare il mal di schiena a letto
Le tipiche zone colpite dal mal di schiena sono tre: lombare, cervicale e dorsale. La classificazione dipende da quale parte della colonna vertebrale viene interessata. Normalmente il mal di schiena più diffuso è il lombare, la cosiddetta lombalgia.
Spesso succede che si vada a dormire con un piccolo fastidio alla schiena e ci si svegli con un dolore molto più intenso. Questo avviene perché, durante la notte, i dischi intervertebrali assorbono liquidi, diventando più sensibili alla pressione della massa corporea quando ci si solleva dal materasso.
D’altro canto, rimanere sdraiati presenta anche numerosi effetti benefici sul mal di schiena. Sul letto, si scarica il peso dalla colonna vertebrale e si crea un migliore allineamento tra collo e schiena e tra orecchie, spalle, fianchi, una condizione che consente di migliorare la postura, eliminando lo sbilanciamento dei carichi.
Non esiste una posizione ottimale per diminuire la lombalgia (il mal di schiena lombare, il più diffuso). Ci sono, però, piccole accortezze che possono essere messe in pratica per dormire in modo più sereno. Prima di tutto, è sempre molto utile fare dei piccoli esercizi prima di andare a dormire, per migliorare l’elasticità e allentare le contratture. È sempre bene non sdraiarsi appena dopo un pasto abbondante, per evitare che una faticosa attività digestiva eserciti pressione sulla colonna vertebrale.
Se si preferisce dormire sulla schiena, per alleggerire il peso sui muscoli lombari è utile posizionare un cuscino sotto le ginocchia. Se invece la nostra posizione preferita è sulla pancia, può essere utile un cuscino sotto il ventre. Infine, per posizione laterale, da decubito, si più ricorrere a un cuscino tra ginocchia e caviglie, per evitare un eccessiva intrarotazione delle anche.
Cosa prendere per il mal di schiena
Esistono numerosi rimedi omeopatici oppure di farmacologia tradizionale per alleviare i sintomi del mal di schiena con rimedio immediato, ma dobbiamo sempre considerare che ciò che funziona davvero è agire sulle cause, più che sui sintomi.
I primi interventi sono quindi posturali, mirati alla diminuzione del peso che grava sulla schiena, a minimizzare i traumi e posizioni non corrette, affiancare esercizi aerobici e una attività motoria regolare, mantenere il peso sotto controllo, usare impacchi caldi, proteggersi da colpi di freddo, tenere il peso sotto controllo.
Parallelamente si può procedere con una cura esterna a base di rimedi naturali, in forma di impacchi, pomate o tisane, che contengano principi attivi ad azione rubefacente (richiamo del sangue a livello di epidermide). A tale scopo, si consigliano ingredienti come peperoncino, canfora, arnica. Le tisane possono essere utili per diminuire stress e tensioni alla base dei dolori di schiena, per esempio camomilla, valeriana, escolzia e tiglio.
Per un’azione più energica, si può ricorrere alla farmacologia tradizionale, assumendo ibuprofene, acido acetilsalicidico (aspirina), naproxene, corticosteroidi, metilprednisolone.
Possono essere utili anche iniezioni di anestetici locali come la Lidocaina.
È sempre bene assumere sotto prescrizione del proprio medico curante antidolorifici oppioidi, per calmare dolori estremamente acuti.
Come far passare il mal di schiena
Spesso le misure per far passare il mal di schiena possono sembrare molto banali, ma, poi, metterle in atto si rivela piuttosto complicato. Di solito perché siamo abituati ad assumere comportamenti a rischio senza accorgercene.
Con l’Osteopata , abbiamo stilato una serie di misure di particolare effetto sul mal di schiena lombare:
1) Quando si ha dolore alla schiena è necessario riposarsi. Alleggerire la schiena, rilassarsi, far riposare i muscoli ma anche rilassarsi, fisicamente e mentalmente.
2) La ginnastica dolce, con allungamenti e rotazioni è di grandissimo aiuto, riportando elasticità ai nostri muscoli.
3) Attenzione alla postura, camminare correttamente, con la schiena allineata al collo e le spalle diritte. Togliere le bellissime scarpe tacco 12 e indossare calzature comode, che ci sostengono e che avvolgono bene i piedi. Possono essere usati anche impacchi caldi sulle zone doloranti, cerotti medici, borse dell’acqua calda. Il calore tende a lenire il dolore e a rilassare la massa muscolare.
4) Azioni più a lunga scadenza prevedono interventi sull’alimentazione, che deve essere moderata per evitare il sovraccarico, con prevalenza di alimenti ricchi di calcio e fosforo, alimenti ricchi di magnesio e fonti di collagene (generalmente nei muscoli e nelle ossa della carne e che si assumono, per esempio, con il brodo).
5) Trattamenti osteopatici con un osteopata, seguendo un programma ben bilanciato, possono essere un altro aiuto, intervenendo anche come attivatori della circolazione sanguigna.
Come precauzione a supporto, non è da trascurare un cambiamento del materasso, magari con uno ortopedico.
Si ricorda che migliorare la posizione da stesi non significa utilizzare un materasso duro, come è credenza diffusa. Il materasso deve principalmente essere comodo e adattarsi al nostro corpo.
6) Affidarsi a un Team di professionisti preparati: il Team RT infatti può aiutarti a raggiungere il benessere fisico e mentale a 360° gradi, provare per credere!
Come dormire con il mal di schiena
Abbiamo già accennato alle posizioni che si possono assumere quando si dorme, alla scelta del materasso e alle cause che possono portare a svegliarsi con un mal di schiena che non si avvertiva prima di andare a dormire. Adesso approfondiamo altri aspetti
La scelta del cuscino è un altro momento importante. Rispetto a diversi anni fa, ora sono presenti moltissimi modelli che ci aiutano a rilassare i muscoli in funzione della nostra posizione preferita.
Partendo dall’idea che, comunque, la schiena sta meglio se cambiamo spesso posizione, i cuscini migliori sono quelli che hanno una superficie di contatto con il corpo volta a minimizzare gli spazi vuoti, fornendo in questo modo un supporto completo a muscoli e ossa. Si ricorda poi che sul cuscino devono appoggiarsi sia la testa che il collo, proprio per riposare i muscoli cervicali.
Ora che abbiamo scelto anche il nostro cuscino, cosa può aiutarci a dormire meglio e a svegliarci riposati?
Dipende dall’origine del dolore. Se abbiamo una lombalgia dovuta a un’ernia del disco, conviene assumere una posizione fetale, con le ginocchia strette al petto, perché in questo modo si allunga la zona vertebrale, dandole sollievo.
Se invece il mal di schiena ha origini lombari, una buona posizione è a pancia in sotto, con la testa appoggiata su un cuscino solido, scostato dal materasso quel tanto da permettere una respirazione agevole.
Se l’origine è una infiammazione del nervo sciatico, la posizione migliore è su un fianco, con un cuscino infilato tra le ginocchia, per sollevare la parte superiore della gamba e assicurare il giusto allineamento.
Un discorso a parte lo merita il mal di schiena per le donne in gravidanza, molto comune nel terzo trimestre, quando il peso del bambino diventa impegnativo e spesso la postura non è corretta.
In questi casi, dormire a pancia in giù è impossibile, mentre dormire sulla schiena può portare a compressioni sullo stomaco e ad aggravare fenomeni di reflusso gastroesofageo, frequentemente presenti in questa fase della gestazione. In questi casi si consiglia di dormire sul lato sinistro, sempre aiutandosi con cuscini posizionati strategicamente per evitare pressioni e disallineamenti.
Cosa fare per mal di schiena
Se il mal di schiena è acuto, rivolgersi immediatamente al proprio medico di base. Se è intenso, ma non acuto, aspettare l’evoversi della situazione, e, se persiste dopo 3-4gg, fare anche in questo caso riferimento al medico di base. Di solito, verrà consigliato uno specialista, a seconda dell’origine del dolore.
Per individuarne esattamente le cause, si procederà ad una diagnosi in 3 step: anamnesi con il paziente, test tramite contatto manuale e infine esami diagnostici, come radiografie o risonanza magnetica.
Nel caso della lombalgia, il mal di schiena viene classificato in base all’intensità del dolore, quindi in acuta, con forti dolori e una durata di pochi giorni. Di solito è dovuta a un movimento brusco o una contrattura improvvisa.
Il secondo tipo è quello di intensità sub-acuta, con un dolore che si protrae fino a 12 settimane. L’ultima tipologia è quella cronica, con una intensità minore rispetto all’acuta, ma con una durata di oltre 3 mesi, diventando uno stato debilitante per la vita normale della persona.
Cosa fare per il mal di schiena?
Le cure sono evidentemente diverse seconda dei casi individuali e dell’intensità del dolore. In linea di massima, si segue uno schema collaudato: sedute di fisioterapia, oppure, ricorrendo a un osteopata esperto, sedute di massoterapia per sciogliere le contratture. Fondamentali sono gli esercizi fisici, mirati all’allungamento della muscolatura, le correzione della postura, sotto la guida di un professionista, l’utilizzo di fasce elastiche, l’applicazione di cerotti medicali e di impacchi caldi.
Se, nonostante queste azioni, il dolore persiste, si può dover intervenire con una cura farmacologica, attraverso corticosteroidi, anestetici locali o analgesici oppioidi. In casi particolari, per esempio in presenza di ernia al disco, può essere necessario anche ricorrere a interventi chirurgici.
Come alleviare il dolore lombare?
Le indicazioni sono quelle che abbiamo già incontrato nei paragrafi precedenti. Di solito si tratta di accortezze di buon senso:
- riposo, anche se è sconsigliata una completa inattività per non perdere il tono muscolare;
- evitare sforzi improvvisi, sollevare pesi, esercitare pressioni sui muscoli interessati;
- in caso di dolore molto acuto, applicare impacchi freddi, da alternare con fasce o creme riscaldanti per allentare la tensione muscolare;
- in casi di lunga durata, ricorrere a cure farmacologiche, con antinfiammatori non steroidei, concordati sempre con il medico, oppure con farmaci miorilassanti. È sempre consigliata l’analisi degli ingredienti, dei benefici e, soprattutto, degli effetti collaterali. Nel caso di dolori cronici, quindi di durata superiore ai 2 mesi, si raccomanda di utilizzare il supporto farmacologico per un periodo di tempo limitato, non superiore a un paio di settimane.
- Per i casi più leggeri o in fase di guarigione, si possono applicare pomate o gel di origine naturale con proprietà lenitive e antiinfiammatorie, come i già citati canfora, peperoncino o arnica.